Il mio romanzo “passeggiata nella notte”, pubblicato nel 2022, ha una nuova recensione da parte di una lettrice, il che mi testimonia della sua permanenza viva in mezzo al caos delle pubblicazioni, e mi fa un grandissimo piacere. La riporto qui di seguito dal commento su sito dell’editore:
https://bookabook.it/libro/passeggiata-nella-notte/comment-page-1/#comment-3281736
elena.martinelli-7280 7 Febbraio 2025
Nelle scorse settimane ho letto il libro di Elena Marino, PASSEGGIATA NELLA NOTTE.
Iniziato in treno, proseguito a casa e mollato a notte fonda, solo dopo aver letto l’ultima pagina … mi ha tirata semplicemente dentro, fino all’ultima parola. Potente, … duro, … tenero, … vero … 🙏. Non fa sconti, ti fa entrate nella pelle della protagonista, nel suo corpo e nella sua mente, guardi dai suoi occhi, vivi nella carne la sua voglia di tornare ad essere se stessa ed anche il suo disorientamento, la sua fatica, la profonda ingiustizia che la travolge fin nelle sue parti più profonde, la ragnatela che cerca di catturarla ancora una volta, togliendola di nuovo a sè.
E la sofferenza di vedere i figli allontanarsi da lei, e amarli anche in questi loro passi indietro.
Ho trovato una grande verità nei temi trattati, nel modo in cui vengono svelati e, guardando alla costruzione del romanzo, ottima la gestione del punto di vista della voce narrante. Ma ciò che più mi ha catturata è stata la grande capacità di usare la lingua per far entrare il lettore nelle dinamiche interne che vive la protagonista, molto convincente, molto delicato e profondamente vero il percorso lungo il quale si è condotti dentro la storia.
E bellissimi, e posti nei punti giusti, gli stacchi tra le parti narrative e quelle descrittivo/ambientali. Arrivano nel momento giusto, ti fanno girare la testa per guardare quelle foglie, quelle radici, quello scorcio di parco. Caricano di tensione, di attesa, … . Sei lì, con lei. Sei lei.
E poi, il finale …
Penso che in molti passaggi ci si possa riconoscere e si possa essere finalmente soddisfatti di essere stati raccontati così bene.
Grazie, Elena.
